Misura 19.2.1 7.6.1 – Progetto Castanetum

Progetto “Castanetum Monti Prenestini e Valle del Giovenzano”

Attraverso la MISURA 7.6.1 “Studi e investimenti finalizzati alla tutela ambientale e alla conservazione della Biodiversità” il GAL ha posto le basi per approfondire la conoscenza sulla biodiversità agraria legata ai castagneti da frutto, i quali costituiscono tutt’ora la parte visivamente più rilevante nel paesaggio dei Monti Prenestini e in cui gli abitanti scorgono i tratti distintivi della loro identità locale.

Il Progetto si è svolto all’interno dei territori dei Comuni di Cave (Beneficiario e Capofila di progetto), Capranica Prenestina, San vito Romano e Gerano.

Pisoniano (18)

Partner operativi

  • DAFNE – Dipartimento di scienze agrarie e forestali dell’Università degli studi della Tuscia
  • ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
  • Associazione Castagne e Marroni di Cave

Durante la stagione vegeto-produttiva del 2021 è stata condotta la mappatura dei castagneti da frutto presenti nell’area prenestina e dalla quale sono emerse 28 accessioni (varietà locali selezionate nel corso deli anni dal lavoro dei castanicoltori ); tali biotipi locali di castagno da frutto, molto interessanti per qualità delle castagne, per ridotta suscettibilità alle patologie e importanza storica per il territorio dei Monti Prenestini.

A partire da tali risultati sono state redatte le schede descrittive per l’iscrizione al Registro Volontario Regionale dei fruttiferi a rischio erosione genetica della Regione Lazio. (L.R. 15/2000). Tale 

Questo percorso di progettazione ha fatto emergere numerose criticità ma al contempo le potenzialità castanicole territoriali, su cui lavorare per i prossimi anni. 

I fabbisogni sono molteplici e diversificati, partendo dal miglioramento della filiera produttiva alla vendita,  ampliando il censimento, attraverso una prospezione capillare di tutto il territorio a vocazione castanicola, mediante la schedatura di ulteriori risorse genetiche interessanti. Ed infine, rinnovando i castagneti mediante gli ecotipi resilienti individuati, proprio attraverso la prospezione del territorio.

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