Cacio di Genazzano & Mosciarella di Capranica Prenestina
Il ricchissimo patrimonio agroalimentare delle “Terre di Pre.Gio.” nel corso degli anni è stato minacciato da molti fattori, dallo spopolamento dei piccoli centri ai cambiamenti climatici; le produzioni e le coltivazioni locali, con esse la cultura enogastronomica tradizionale e le conoscenze ad esse legate rischiavano di essere dimenticate.
A partire da questo scenario si è innestato il percorso di Animazione territoriale, era necessario, quindi, rivitalizzare, valorizzare, studiare e ricercare la complessità e la qualità effettiva dei prodotti locali, al fine di tutelarli e salvaguardarli come espressione di identità territoriale, affinché tale valore venga condiviso in maniera più vasta possibile, per sensibilizzare le persone sull’importanza di queste produzioni, per riscoprire i prodotti buoni, genuini, puliti e a km0.
Nella realizzazione dei progetti, il GAL ha attivato collaborazioni di importati: come il Socio Condotta “Ciociaria e Territori del Cesanese” e i Centri di Ricerca Nazionali (CREA – ZA). Tali collaborazioni hanno svolto un ruolo fondamentale e, ad oggi, dopo tanti sforzi, sono stati riconosciuti, quali Presidio Slow Food: come il Cacio di Genazzano e la Mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina, due prodotti identitari di grande spessore per tutto il territorio.
Cacio di Genazzano
Alle pendici dei Monti Prenestini nasce il Cacio di Genazzano, prodotto nei territori di Cave e Genazzano (Rm). Il cacio, fin dal passato, ha rappresentato un’importate risorsa alimentare, per le famiglie contadine locali, un tempo utilizzato e ricercato come merce di scambio molto pregiata; I pastori di oggi raccontano del mestiere dei loro padri e nonni e di come lavoravano il latte crudo delle loro pecore, lasciate pascolare in vaste aree pianeggianti caratterizzate da una flora unica che arricchisce e valorizza la qualità finale.
Negli ultimi cinquant’anni il progressivo abbandono delle campagne e lo spopolamento dei piccoli centri rurali hanno causato una drastica diminuzione della produzione del prodotto, la cui tradizione è rimasta custodita da pochissimi casari. Da questi presupposti, il GAL “Terre di Pre.Gio., contando sul sostegno del CREA – ZA (Zootecnia e Acquacoltura) e del Socio Condotta Slow Food “Ciociaria e Territori del Cesanese”, ha investito delle risorse proprie per ridare nuovo lustro a questa produzione tipica del territorio, dando inizio ad un progetto di rivitalizzazione che ha coinvolto tutti gli allevatori del territorio con un Progetto di “Formazione lattiero-casearia e di valorizzazione dei prodotti delle aziende afferenti al GAL “Terre di Pre.Gio.”. L’esito di questo percorso di valorizzazione ha consentito agli stessi produttori di riconoscere il valore intrinseco del prodotto che è rinato, così, a nuova vita.
Tutti i lavori hanno portato a risultati insperati, perché grazie alle collaborazioni messe in campo, il Cacio di Genazzano è stato riconosciuto quale: Presidio Slow Food ed è stato presentato in occasione di CHEESE 2023, manifestazione biennale di Slow Food dedicata ai Formaggi di qualità di tutto il mondo.
La Mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina
La castagna dei Monti Prenestini, come per altri luoghi d’Italia, ha svolto per secoli un ruolo molto importante nell’alimentazione della popolazione del posto. Nasce con il contributo del GAL il progetto “Castanetum. Monti Prenestini e Valle del Giovenzano” con lo scopo di indagare la biodiversità agraria legata al castagneto da frutto. Nel corso dei tre anni di studio e ricerche, sono state svolte attività di individuazione e valorizzazione delle risorse genetiche locali di Castanea sativa; tale ricerca ha determinato una forte consapevolezza delle potenzialità delle risorsa castanicola, al fine di favorire i sistemi locali più resilienti incentivando le buone pratiche forestali “in campo”, come strumento di salvaguardia e valorizzazione del prodotto agricolo finale.
A partire dal Progetto Castanetum sono stati raggiunti diversi obiettivi specifici, a disposizione di tutti coloro che desiderano saperne di più sulla castanicoltura prenestina oppure intraprendere un’azienda agricola/forestale sul tema.
Attraverso le azioni di progetto sono state:
- Certificate 2 nuove varietà locali, inserite nel Registro Volontario Regionale (RVR);
- Creato un piccolo vivaio pubblico delle varietà locali, gestito dall’Associazione di castanicoltori “Castagne e Marroni di Cave”;
- Mappato tutte le aree castanicole dell’area GAL;
- Individuato e chiarito il percorso di Deroga sanitaria per l’utilizzo dell’essiccatoio, quale luogo di trasformazione del prodotto castagna da fresco a secco;
- Inviato la Candidatura a: Paesaggio agroforestale storico a castagneto dei Monti Prenestini
Tutto questo lavoro di sinergia pubblico/privata, tra Comune di Capranica Prenestina, GAL “Terre di PreGio”, Condotta “Ciociaria e Territori del Cesanese” e Comunità della Mosciarella Slow Food, al riconoscimento di Presidio con il nome di “La Mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina”.